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Tartufo d' Alba

Tartufo bianco

Ad Alba (Cuneo), la capitale delle Langhe e del tartufo bianco il più lambito fungo ipogeo si tiene la sagra del tartufo bianco. La cittadina piemontese, in occasione della sua settantottesima fiera del tartufo (la seconda internazionale), ha trasformati in una tartufaie virtuali il palazzo delle mostre dei congressi, intitolato il più celebre dei trifolau langhetti, Giacomo Morra.

Un luogo fuori dal tempo, in cui vivere la trepidazione della cerca e abbandonarsi alla soddisfazione della scoperta. E poi, il piacere dello fate del gusto. Sì, perché, a fianco dell’aia virtuale, novità di quest’anno, fino al 9 novembre, alba schiererà tutta la tradizionalità del mercato del tartufo.
 

Quello dei volti segnati dalle ore rubate al sonno per battere i boschi, delle ceste di vimini da cui emergono grumi di tela blu e sottili quadri bianchi, da schiudersi indiano, per rendere omaggio al frutto della terra, che i greci sedevano originato dai fulmini di Zeus.

L’asta del tartufo bianco: nel cuore della fiera è là, nel palazzo tartufo. Là, le contrattazioni, gli incontri con i trifolau, i racconti. Là, i mini corsi per diventare degustatori provetti, curati dall’organizzazione internazionale assaggiatore di tartufo. La, i laboratori di analisi sensoriale e di certificazione del centro nazionale di studi sul tartufo, che in questi giorni è tornato abbattersi per fregiare il tartufo bianco d’Alba di una denominazione di origine controllata.

E a fianco delle occasioni che hanno conquistato l’internazionalità, in vista di un’esperienza secolare, appuntamenti e sulla ribalta hanno sfondato subito, come l’asta mondiale del tartufo, l’evento mediatico con finalità benefiche, che il 9 novembre andrà in scena, in contemporanea, dal castello di Grinzane Cavour, da Tokio e dalla mitteleuropea Merano.
 

Ci sarà tartufi nel mondo, congresso e naturalmente degustazioni di tutte le varietà note di funghi ipogei, che vanta un direttore scientifico come Gerad Depardieu. E ancora, il 7 dicembre, il White truffle award, sezione tartufigena de Lo mejor de la gastronomia, il più grande congresso di cucina del mondo, nel corso del quale scese stellari si sfideranno fino all’ultimo piatto.

Fiera ad Alba: e nel resto della città? A inizio ottobre sono previsti appuntamenti folcloristici più amati, tenuti a battesimo del principe Alberto di Monaco: la sfilata con oltre 1000 figuranti in costume medievale e il Palio degli asini, domenica 5 ottobre, quando nove bordi albesi e 18 ciuchini si contenderanno il drappo dipinto da Piero Simondo, del quale si vorrà ammirare un’ampia antologica in San Domenico.

Ci saranno il festival degli sbandieratori, la mostra dedicata al cioccolato in fondazione Ferrero,il premio Alba Pompeia a Roberto Vecchioni, i concerti di musica meravigliosa, le letture di Albalibri, che avrà come madrina alla scrittrice premio Nobel per la pace Shrin Ebadi.

E anche una raccolta benefica per piantare a Capo Verde, insieme ai padri Cappuccini, le vigne che hanno reso famosa nel mondo questa porzione di Piemonte. Si tratta di un appuntamento nuovo, la fiera lieta di tenere a battesimo, perché, barba, tradizione non è solo quella del tartufo, del Barolo e della cultura, ma anche quella della solidarietà.
 

L ’autunno ad Alba , quest’anno, ricco di spiritualità. Si è aperto, infatti, l’anno Paolino e incita il tempio di San Paolo, voluto negli anni 20 da don Giacomo Alberione, fondatore della famiglia Paolina, diventa centro di incontri di preghiera, veglie notturne ritiri spirituali. I fedeli potranno avere l’indulgenza plenaria.
 

Ottobre, Novenbre 2008.

Ente Fiera, piazza Medford. Tel 0173361051. Ente del turismo di Alba: telefono 0173362807.

 




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