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Escursioni in Piemonte

Escursioni e passaggiate in Piemonte

Tra le molte escursioni che possono essere effettuate in Piemonte, sicuramente merita una vista il Parco Nazionale del Gran Paradiso (TO), primo parco nazionale fondato in Italia, cinge un esteso territorio di alte montagne, fra gli 800 metri dei fondovalle e i 4.061 metri con la cima del Gran Paradiso. Ricca di boschi di abeti e larici, estese praterie alpine, ghiacciai e rocce rappresentano la scenografia perfetta per la vita di una fauna abbondante e diversificate e per una visita alla scoperta di una montagna da favola.

Durante l’escursione si potrà visitare la sinistra orografica della Valle di Campiglia, ai piedi di un enorme masso sporgente, si erge il Santuario di S. Besso, antico luogo di culto. Ogni anno, il 10 agosto, gli abitanti della Val Soana e quelle di Cogne, sul versante della Valle D’Aosta, si riuniscono  nel santuario per una grande festa. Un'opportunità  che visitatore non potrà mancare. Molteplici sono i tragitti escursionistici del territorio.

Un'altra area, forse una delle zone meno conosciute e visitate del Parco, il Gran Piano di Noasca e le aree circostanti sono il luogo perfetto per chi sogna di osservare mandrie di stambecchi e camosci al pascolo. I prati rigogliosi sono ricche di acque, durante la vostra passeggiate in uno stupendo passaggio permette di arrivare sul Gran Piano partendo poco sotto il Colle del Nivolet, con una visione continua sulla Valle Orco.

Proseguendo la vostra escursione potreste percorrere un'antica strada che il re Vittorio Emanuele II andava in calesse sale nel bosco di larici e abeti rossi fino alla più importante casa di caccia, quella di Orvieille. Il pianoro dove si ergeva la casa, vicino a quella oggi dimora dei guardaparco, e lo stupendo Lago Djouan, più sopra, rappresentano uno splendido osservatorio naturali sui ghiacciai e le vette del gruppo del Gran Paradiso.

L'escursione che porta da Valnontey al rifugio Vittorio Sella è la più visitata del Parco. Verso sera o al mattino, nei pressi del vicino Lago del Lauson non è difficoltoso accostarsi agli stambecchi. Da non perdere la bellissima attraversata ai casolari dell'Herbetet con splendidi panorami sui ghiacciai della testata della valle.
Tra le valli sono da ricordare, la valle Soana, questa vallata è molto stretta perché di origine di fiume, con una flora rigogliosa a causa dell'alta umidità atmosferica per tutto l'anno, e con piccoli borghi, non troppo estese, risulta essere davvero caratteristico rispetto al resto del territorio. Qui si possono percepire i classici boschi di latifoglie, formati soprattutto dal castagno che lentamente salendo lascia il posto al faggio.

Un'altra zona che merita una visita è il Parco di Stupinigi (TO), dista solo una decina chilometri da Torino, dove si erge la palazzina di Stupinigi, innalzata nella prima metà del XVIII secolo da Juvarra. La residenza di caccia e di vacanza, voluta dai Savoia, è il centro intorno al quale si accresce il parco naturale. A scarsa distanza dalla palazzina, che oggi accoglie il Museo d'arte e Ammobiliamento, si scopre il Castelvecchio, antico castello medievale in ottimo stato.
Il parco contiene zone agricole e alcuni boschi, che rappresentano il sostegno ambientale dell'abitato maggiore, al quale sono unite funzionalmente ed economicamente.
L'area protetta è formata da zone coltivate alternate a frazioni di bosco, che formano,congiuntamente, un grande pezzetto di bosco planiziale, sono oltre tutto presenti alcune varietà botaniche rare in alcuni casi di origine relittuale.
Nel parco sono presenti sia specie nidificanti che di passo, tra queste ultime, citiamo la cicogna bianca, lo spioncello, il prispolone.

Un'altra area protetta che può essere visitata è il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago (NO), esteso 470 ettari in area collinare morenica contraddistinta da prati-pascoli, boschi misti, paludi e stagni, con importanti tracce archeologiche e specie botaniche rare; la Riserva Naturale speciale di Fondotoce, 360 ettari include il più grande canneto sulla sponda piemontese del lago Maggiore e fasce di flora ripariale.
Nell'ambito di visite guidate specifiche è possibile stimare, nei mesi estivi ed primaverili, un'importante flora palustre e acquatica, con una decina di varietà ritenute non comuni della flora italiana.
Il territorio, abbastanza poco antropizzato, accoglie un'antica attività, cioè l'allevamento del cavallo purosangue; particolarmente affascinanti sono le aree a prato-pascolo che fanno da scenografia a questa attività cosi antica.




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