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Vini Piemonte

Vino, vigne e vigneti in Piemonte

Il vino del Piemonte è rinomato in tutto il mondo e rappresenta una parte importante e dell' economia e della cultura piemontese.

Infatti la vite (di conseguenza la produzione di vino) è presente in Piemonte già nel periodo romana ed è espressa da Plinio il Vecchio con parole celebrative delle qualità qualitative e della sua grande estensione.
Successivamente nel Medio Evo si nota un aumento delle fasce vitate ed una grande offerta dei suoi vini; ma è nel XVIII secolo che afferra il via il rilevante rinnovo agricolo: la coltura della vite è portata opportunamente al livello collinare.

La viticoltura è largamente estesa e ben accudita in ogni provincia della regione: è parte e della storia del Piemonte.

La vigna è suddivisa in grandi spazi collinari ed cresciuta con cura accompagnando soprattutto metodi tramandati dagli antenati.
I vitigni più diffusi sono, tra i rossi, il barbera in tutta la regione; nell'Albese il nebbiolo, che da origine a vini quali il Barolo, il Nebbiolo d'Alba il dolcetto e il Barbaresco, il freisa, il grignolino; tra i bianchi, il cortese, l'erbaluce l'arneis, la favorita e, principalmente, il moscato.

La zona di Alba, la Langa, è un ambiente ricco di cultura e di commoventi realtà vinicole e di cucina.

Il Monferrato, che contiene quasi l'intero zona della provincia di Asti e parte della provincia di Alessandria, crea una gamma di vini D.O.C molto vasta con tre dominanti: la Barbera d'Asti, il Moscato d'Asti e la Barbera del Monferrato. I "nuovi" vitigni: pinot bianco, pinot nero, cabernet sauvignon e chardonnay, syrah.
A Nord, vicino a Torino, sei nell'Eporediese, ove si ara l'erbaluce; a Sud la zona dei colli tortonesi confinante con quella di Gavi nota per il suo vino bianco Cortese di Gavi o tout court Gavi.

Tra le zone di produzione, possiamo citare il territorio dei comuni di Barbaresco, Treiso, Neive e la parte della frazione "San Rocco" già facente parte del comune di Barbaresco ed unita al comune di Alba, ricadenti nella provincia di Cuneo.
A ragione è valutato uno dei più noti vini d'Italia, con il Brunello di Montalcino e il Barolo. Barbaresco, che dà il nome a questo vino, è un paese in provincia di Cuneo solcato dal fiume Tanaro.

Un altro vino storico è il Barolo, viene prodotta nei territori dei comuni di Barolo, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto, ed in alcune zone del territorio dei comuni di Monforte d'Alba, Novello, Verduno, La Morra, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, Cherasco e Roddi ricadenti nella provincia di Cuneo.

Figlio favorito del Nebbiolo e delle Langhe, terra benevola e celebre da secoli per i suoi ottimi vini, è stato definito all'unisono Re dei vini e Vino da re. Il Barolo prende il nome dal comune omonimo, il vino si ottiene dalle uve di Nebbiolo delle sottovarietà Michet, Rosé e Lampia, come il Barbaresco DOCG.

Un altro vino note del Piemonte è il Gattinara, nella parte del territorio del comune omonimo in provincia di Vercelli.
Come altri importanti vini piemontesi, anche il Gattinara viene prodotto da uve Nebbiolo. forse il nome deriva da "Catuli Ara" cioè Ara di Catullo. Infatti, pare che la città di Gattinara si erga nel luogo dove il Proconsole Lutazio Catulo sacrificò alle divinità le spoglie di guerra dei Cimbri sconfitti nella zona vicino intorno alla fine del I a.c.

Inoltre negli archivi vescovili di Vercelli compare scritto che fin dai tempi di Carlo Magno sulle colline di Gattinara fiorivano le vigne. La docg Gattinara può contare su poco meno di 95 ettari di vigneto in creazione, il che vuol dire 4600 ettolitri di vino.

Un altro vino è il Ghemme, dove la zona di produzione comprende una parte dei territori dei comuni di Ghemme e Romagnano Sesia, in provincia di Novara.Il Ghemme, come tutti i grandi vini, vanta origini remote.
La docg Ghemme può contare su poco meno di 50 ettari di vigneto in produzione, il che vuol dire oltre 2.000 ettolitri di vino.




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