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Provincia di Novara

La provincia di Novara

La Provincia di Novara, fa parte della regione del Piemonte, ha una popolazione di oltre 358 mila abitanti, settima in Piemonte per superficie, con capoluogo l'omonimo. Confina a nord con la Provincia del Verbano Cusio Ossola, che è nata dalla separazione dalla provincia di Novara, a ovest con la Provincia di Biella e con la Provincia di Vercelli e a est con la Lombardia.
La provincia è nota nel mondo per la sua produzione agricola, sia vinicola, presso Ghemme, Mezzomerico, Divignano, etc. e risicola, nella zona del centro-sud.

Il reddito pro capite è ampiamente superiore alla media nazionale, il paese della provincia a reddito più elevato è Pogno.
Il capoluogo di Provincia è Novara e anche Sede Vescovile, collocata nella Pianura Padana tra il torrente Terdoppio e l’Agogna e diverge 101 chilometri da Torino e 50 da Milano, distante soltanto 11 chilometri dal fiume Ticino, che distingue il confine con la regione della Lombardia.

La città, che oggi arriva a 100.000 residenti, ebbe origini molto antiche, tanto che si modellò molto prima dell’occupazione di Roma, anche se da inizio non era un vero e proprio centro urbano, ma era formato dalle tribù che stavano nelle pianure circostanti e nei laghi vicini.

la città di Novara venne costruita all’inizio dei Liguri e, dopo essere stata cancellata dai Galli di Belloveso, fu riedificata dai Vertocomacori nel 187 a.C., i Romani fecero in maniera che Novara divenisse una colonia.
Nei secoli successivi del dominio romano, la storia di Novara fu buia e annebbiata fino al 569 d.C., quando i Longobardi si stabilirono nella città. La dominazione longobarda ebbe un importante valore dal punto di vista religioso, poiché i cittadini di Novara lasciarono il culto pagano e abbracciarono quello cristiano.

 Novara venne poi assoggettata da Federico Barbarossa nel 1154. In seguito alle guerre con Vercelli e le resistenze tra le fazioni nobiliari dei Brusati e dei Tornielli, nel 1311 transitò sotto il dominio dei Visconti, soffrendo i danni derivati dalla guerra tra gli Sforza e i Visconti.
Nel Medioevo Novara fu molto rilevante dal momento che vennero creati certi dei più costosi codici miniati realizzati in Italia.
Novara fece poi parte del Ducato di Milano fino alla metà del XVI secolo, quando fu presa dagli spagnoli, per andare nel 1714 all'Austria e infine nel allo stato dei Savoia.

Arrivando a Novara possiamo cominciare il nostro tour dal cuore della città, osservando il Broletto, il cui complesso è formato da quattro edifici sorti in periodi differenti: il Palazzetto dei Paratici ed il Palazzo dell’Arengo che rievocano al XIII secolo e il Palazzo della Referendaria ed il Palazzo del Podestà, che sono della fine del XIV secolo. Nell’interno del Broletto ci sono le sezione archeologica del Museo Novarese e quella storico-artistica.

Tra le chiese più rilevanti rammentiamo:la Cappella di San Siro, costruita intorno alla seconda metà del XII secolo, sulle cui pareti guardiamo diverse scene della vita di San Siro; la basilica di San Gaudenzio, il cui disegno fu consegnato all’architetto Pellegrini.

Una visita è d’obbligo al Duomo, la cui presente compagine arriva alla seconda metà dell’Ottocento, ma la pavimentazione a mosaico del presbiterio ci riconduce alla sua natura più antica. Osserviamo al suo interno arazzi fiamminghi del XVI che raccontano episodi della vita di Salomone Lo sposalizio mistico di Santa Caterina.Finalmente rammentiamo: il barocco palazzo Bellini e; il Museo di Etnografia e Storia Naturale, nominato all'esploratore novarese Ugo Ferrandi.

Nelle vicinanze di Novara possiamo vedere: Oleggio, con il Museo etnografico; Galliate, con un affascinante Castello Sforzesco del secolo XV; Vespolate, con il castello che era il luogo di residenza del vescovo novarese; e San Nazzaro Sesia, la cui abbaziale benedettino datata nel secolo XI.




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